European Accessibility Act (EAA)
La direttiva europea che rende l’accessibilità digitale un requisito per siti, app, e‑commerce, piattaforme e software. È in vigore: scopri chi deve adeguarsi, cosa fare e come dimostrare la conformità.

Cos’è l’European Accessibility Act
L’European Accessibility Act (Direttiva UE 2019/882) stabilisce requisiti essenziali di accessibilità per prodotti e servizi digitali offerti nell’Unione Europea. L’obiettivo è rimuovere barriere che ostacolano le persone con disabilità — permanenti, temporanee o situazionali — garantendo pari accesso a contenuti e funzionalità online.
Con l’EAA l’accessibilità non è più soltanto un tema etico o di UX, ma un obbligo legale: imprese e sviluppatori devono adottare pratiche progettuali inclusive e dimostrare la conformità tramite evidenze e dichiarazioni pubbliche.
In vigore
Il quadro normativo europeo è operativo: in Italia si integra con la Legge 4/2004 e la Direttiva (UE) 2016/2102 per PA e partecipate. Con l’EAA l’obbligo si estende a molti soggetti privati, inclusi e‑commerce, servizi bancari, piattaforme SaaS, media digitali, editoria ed altro.
La conformità tecnica si dimostra in via ordinaria rispettando le WCAG 2.2 livello AA e pubblicando una dichiarazione di accessibilità aggiornata.
Chi rientra nell’European Accessibility Act
E‑commerce e servizi online
Marketplace, retail, prenotazioni, home banking e servizi B2C/B2B con front‑end digitale a disposizione degli utenti.
Software, app e piattaforme
Applicazioni web e mobile, piattaforme SaaS, sistemi di pagamento e gestione utenti, e‑book e lettori software.
Comunicazioni e media
Operatori di telecomunicazioni, media audiovisivi, editori digitali e fornitori di contenuti multimediali.
Trasporti e terminali self‑service
Informazioni e acquisto titoli via web/app, chioschi e terminali dedicati, con interfacce accessibili.
Requisiti chiave
- Struttura semantica corretta (titoli, landmark, ruoli) e HTML robusto con ARIA minimale.
- Navigazione completa da tastiera (Tab/Shift+Tab/Invio/Spazio) e focus visibile.
- Contrasto testo/sfondo conforme (4.5:1, 3:1 per large) e scaling fino al 200% senza perdita.
- Testi alternativi per immagini non decorative e nomi accessibili per icone interattive.
- Componenti interattivi prevedibili: link, pulsanti, menù, modali, tab, accordion.
- Form accessibili: label esplicite, descrizioni, errori chiari, suggerimenti, autocomplete.
- Media accessibili: sottotitoli, trascrizioni, controlli riproduzione e stop alle animazioni.
- Gestione errori e prevenzione perdite di dati (campi obbligatori, undo, conferme).
- Compatibilità con screen reader (NVDA/JAWS/VoiceOver) e tecnologie assistive.
- Reflow e responsività: layout fluido, breakpoints, no contenuti che si sovrappongono.
- Temporizzazioni gestibili, pause/stop degli aggiornamenti automatici.
- Stati, ruoli e proprietà aggiornati dinamicamente (ARIA live region ove necessario).

Come adeguarsi all’EAA
- Valutazione – audit con strumenti + test manuali (tastiera, screen reader, contrasto, zoom).
- Remediation – documento delle non conformità mappate ai criteri WCAG 2.2 AA con priorità e snippet.
- Implementazione & QA – correzioni su codice e contenuti, prevenzione regressioni.
- Widget – attivazione per migliorare subito la fruizione, coerente col brand.
- Dichiarazione – pubblicazione e gestione del canale di feedback.
- Monitoraggio continuo – controlli periodici e aggiornamenti del piano di remediation.
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